A Repubblica piacciono i piatti della Gattabuia

TOLENTINO – Si intuiva che il giovane Chef Andrea Giuseppucci avesse in testa un preciso progetto gourmet per stupire anche i palati più esigenti.

Dopo aver studiato a fianco di cuochi titolati, è riuscito a realizzare il suo sogno: un proprio ristorante nel centro città di Tolentino. Nasce così, meno di un anno fa, “La Gattabuia”, ricavato all’interno delle antiche carceri, il locale accoglie gli ospiti proponendo una cucina elegante e al tempo stesso innovativa, affiancata da una cantina con una accurata selezione di etichette locali e non.

Il talento e la passione di Andrea non potevano passare inosservati, tanto che negli scorsi giorni, ha ricevuto a sorpresa, come sempre in questi casi, una visita in incognito di uno dei maggiori critici enogastronomici italiani, Antonio Scuteri del Gruppo Repubblica – Espresso. Questo “cliente speciale” è rimasto colpito dalle proposte culinarie di Giuseppucci tanto che nei giorni a seguire, su Repubblica è apparsa una bella quanto soddisfatta recensione dedicata proprio al Ristorante La Gattabuia intitolata “I piatti delle Marche conditi con estro”. Scuteri ha apprezzato sia il locale che i piatti, valutando positivamente il lavoro dello Chef a cui ha riconosciuto il merito di tentare strade nuove con l’intento di sferzare il torpore della cucina locale. Ha trovato i piatti convincenti sia esteticamente che “nei sapori, sempre intensi con giochi di sapidità e consistenze a confronto”.

Da sottolineare che il noto giornalista di Repubblica ha poi soggiornato in centro città scegliendo “Angelina” l’innovativo urban-lodge di via della Pace, anch’esso inaugurato da pochi mesi e ciò dimostra come una accoglienza di charme, coniugata ad innovative proposte enogastronomiche, finiscono per generare una sintesi di richiamo ed un crescente movimento turistico di qualità a Tolentino.

Per Andrea Giuseppucci questa prestigiosa recensione è un primo traguardo che premia il lavoro sino ad ora svolto nell’interpretare una cucina che guarda alla tradizione con innovazione, “la ama e la sublima con tecniche, idee e presentazioni innovative”, parola di Antonio Scuteri di Repubblica.

Il piatto Gli occhi nella macchia

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