ATTUALITA' – Avere pavimenti brillanti, tappeti e moquette il più possibile puliti. Per farlo è indispensabile fare ricorso a strumenti che facilitino le operazioni, come nel caso delle lucidatrici: si tratta di elettrodomestici da sempre utilizzati e che negli ultimi anni hanno raggiunto livelli di eccellenza assolutamente top.
Grazie ad una lucidatrice è possibile pulire una superficie andando a limitare il più possibile la fatica ed il lavoro da compiere. Gli strumenti di oggi sono ampiamente tecnologici per consentire un dispendio di energie estremamente contenuto: inoltre le lucidatrici di oggi appaiono maneggevoli, leggere e facilmente azionabili.
Proprio in virtù di questi nuovi modelli disponibili sul mercato e della quantità di strumenti sempre più nutrita, come scegliere una lucidatrice? Tanti gli aspetti da valutare, partendo dalla caratteristica del dispositivo.
Le caratteristiche delle lucidatrici
Per valutare la migliore lucidatrice tra quelle presenti sul mercato si deve necessariamente partire dalla sua struttura: che può essere più o meno semplificata a seconda delle esigenze. Le pulizie di cui si ha bisogno possono essere approfondite o meno, ecco allora che questo elemento farà tutta la differenza del caso nella scelta.
Una volta appurato questo elemento si passerà poi a valutare altri elementi di contorno, ma pur sempre strutturali, come nel caso del sacco della lucidatrice o delle spazzole: il sacco differisce per dimensioni e capienza. I modelli di lucidatrici sul mercato offrono soluzioni che vanno dai 3 ai 5 litri.
Il concetto di fondo è il medesimo alla base degli aspirapolvere: maggiore saranno i lavori di pulizia da dover affrontare, più grande dovrà essere il sacco. Che può essere o monouso, quindi usa e getta, oppure riutilizzabile previa lavaggio in lavatrice.
Spazzole per lucidatrici
Le spazzole per lucidatrici sono elemento fondamentale di questi dispositivi. Poste su dischi rotanti che vengono azionati dalla corrente, hanno la funzione principale di pulizia. Sono diverse le tipologie di spazzole presenti, ciascuna adattabile alla conformazione del pavimento che si deve andare a pulire.
Si va da spazzole più morbide ad altre più dure, dove le prime sono adatte a pavimenti più delicati (si pensi ad esempio ai parquet) e le altre invece, a pavimenti maggiormente resistenti come nel caso di cotto e mattonati esterni. Ci sono poi tipologie di spazzole più adatte per rimuovere lo sporco più ostinato, se la necessità lo richiede. Una scelta ampia che consente a ciascuno di trovare il modello più adatto alle proprie esigenze.